Il sogno di una barca a vela stampata in 3D si è avverato. Al Fuorisalone 2021 di Milano Beluga è stato presentato da Caracol e Nextchem (Gruppo Maire Tecnimont).
Beluga, il primo prototipo al mondo di barca a vela stampato in 3D in monoscocca con materiale riciclato MyReplastTM, è in mostra fino al 10 settembre 2021 all'Isola Design District.
Come riportato dall'Adnkronos, Vincenzo Accurso, chief operating officer di NextChem, ha spiegato: “Con la nostra azienda abbiamo utilizzato prodotti di scarto, trasformandoli in un prodotto tecnologicamente di qualità utilizzabile nel mondo della nautica. È un esempio tangibile e di successo nella trasformazione dei prodotti di scarto. L'attività tecnologica del nostro gruppo permette di produrre un polimero plastico che da scarto diventa un polimero riciclato attraverso un processo chiamato upcycling. La sfida che abbiamo raccolto insieme al nostro partner Caracol è stata doppia. Non solo l'applicazione del materiale riciclato in cui abbiamo recuperato caratteristiche tecniche e fisiche per creare una barca competitiva, ma anche quella di applicare questo materiale ad una tecnologia di stampa 3D. Normalmente le barche vengono stampate in vetroresina con processi produttivi completamente differenti. Per questo mi piace osservare come già oggi si possa concretamente passare dai rifiuti di plastica a un prodotto pregiato e fruibile sul mercato”.
Come chiarito da una nota: “Caracol lavora con il suo sistema robotico proprietario di Additive Manufacturing che può essere utilizzato per migliorare l'efficienza di vari metodi di produzione, fornendo anche una soluzione più rispettosa dell'ambiente. I metodi tradizionali di fabbricazione delle barche a vela di solito implicano metodi che richiedono stampi e utilizzano materiali difficili da riciclare come la fibra di vetro. Per questo Caracol ha utilizzato il proprio sistema robotico di produzione additiva per produrre lo scafo della barca a vela in un unico pezzo. Questo sistema di produzione additiva su larga scala funziona con un estrusore Caracol brevettato e un braccio robotico a 6 assi, generando vantaggi significativi in termini di costi, sostenibilità, tempi di produzione e prestazioni delle parti. "
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